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martedì 30 giugno 2009
Una nuova passeggiata
domenica 17 maggio 2009
Fiori commestibili (tratto dal Blog di Gunther F. Fuchs)
- La Calendula (Calendula officinalis) . Il nome "calendula" attribuito a questa pianta e derivato dal latino "calendae" ne sottolinea la perenne fioritura, si utilizzano i fiori sia freschi che secchi (in zuppe), è nota per le sue proprietà antisettiche e digestive. I suoi petali di colore giallo e arancio, hanno un sapore leggermente speziato, sono utilizzate nelle insalate d’ estate, sulla pasta, nel riso. È possibile con pochi petali aromatizzare un olio d’oliva o un aceto.
- Nasturzio (Tropaeolum majus): sapore simile alla menta piperita amarognolo con una nota piccante, è uno dei fiori più comunemente utilizzati in cucina, ha un discreto contenuto di vitamina C. Si usano mettere nelle insalate, nelle macedonie.
- Rose: è da sempre uno dei fiori più utilizzati in cucina . E 'facile da usare perché il sapore si adatta bene a tutti i tipi di piatti anche se il suo uso più frequente è in pasticceria.- Lavanda: Usato in piccole dosi, il suo gusto ricorda il sapore del rosmarino. Utilizzato per i dessert pochi fiori di lavanda danno una nota di colore piacevole a creme e sorbetti.
- Le violette (violacee a due petali) : particolarmente fragranti ha un discreto contenuto di provitamina A e Vitamina C, questo delicato fiore è preferibilmente consumato in insalata. Il suo gusto dolce è leggermente amaro è indicato per la pasticceria e dolciumi, si possono candire con lo zucchero.
- Sambuco, È una delle piante antiche più note, i suoi fiori hanno proprietà sudorifere utili nel caso di raffeddore , male di gola, basta, in Grecia era considerato il cibo degli Dei, i fiori si utilizzano per decorare torte crostate, creme, budini, si fanno sciroppi, ma si immergono anche in pastella e si friggono, si fanno delle marmellate con prugne e mele, sia aromatizzano vino, ma amnche creme e yogurt con i fiori essicati.
Alcuni tra i fiori commestibili: Acacia, Arancio, Bacca di sambuco, Begonia, Bocca di leone Borragine,Broccoli, Calendula, Camomilla, Caprifoglio, Cerfoglio, Dente di leone, Fiordaliso Gelsomino, Geranio, Gladiolo, Nasturzio, Rosa, Rosmarino, Salvia, Viola del pensiero, Zucchina
- Nasturzio (Tropaeolum majus): sapore simile alla menta piperita amarognolo con una nota piccante, è uno dei fiori più comunemente utilizzati in cucina, ha un discreto contenuto di vitamina C. Si usano mettere nelle insalate, nelle macedonie.
- Rose: è da sempre uno dei fiori più utilizzati in cucina . E 'facile da usare perché il sapore si adatta bene a tutti i tipi di piatti anche se il suo uso più frequente è in pasticceria.- Lavanda: Usato in piccole dosi, il suo gusto ricorda il sapore del rosmarino. Utilizzato per i dessert pochi fiori di lavanda danno una nota di colore piacevole a creme e sorbetti.
- Le violette (violacee a due petali) : particolarmente fragranti ha un discreto contenuto di provitamina A e Vitamina C, questo delicato fiore è preferibilmente consumato in insalata. Il suo gusto dolce è leggermente amaro è indicato per la pasticceria e dolciumi, si possono candire con lo zucchero.
- Sambuco, È una delle piante antiche più note, i suoi fiori hanno proprietà sudorifere utili nel caso di raffeddore , male di gola, basta, in Grecia era considerato il cibo degli Dei, i fiori si utilizzano per decorare torte crostate, creme, budini, si fanno sciroppi, ma si immergono anche in pastella e si friggono, si fanno delle marmellate con prugne e mele, sia aromatizzano vino, ma amnche creme e yogurt con i fiori essicati.
Alcuni tra i fiori commestibili: Acacia, Arancio, Bacca di sambuco, Begonia, Bocca di leone Borragine,Broccoli, Calendula, Camomilla, Caprifoglio, Cerfoglio, Dente di leone, Fiordaliso Gelsomino, Geranio, Gladiolo, Nasturzio, Rosa, Rosmarino, Salvia, Viola del pensiero, Zucchina
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cure di Maggio
In questo mese, le campagne sono piene di erbe commestibili; aggiunte nei piatti proteggono e rigenerano tutto l’organismo, a partire dall’intestino.
Un intestino pulito è la base per la salute di tutto il corpo: l’eccesso di carni, condimenti, fritti, formaggi, alcolici insieme allo stress indeboliscono la funzionalità delle pareti intestinali, aumentando le tossine. Le erbe, associate tra di loro, forniscono fibre e vitamine che ravvivano tutto l’organismo.
In particolare:
la catalogna, la più famosa delle cicorie, è ricchissima di calcio, sali minerali, vitamina A, fosforo e cellulosa;
l’acetosella: è ricca di vitamina C; utilizzata nelle insalate di primavera, purifica il sangue e protegge la pelle da ascessi, dermatiti ed è un vero decongestionante;
il timo, combatte la putrefazione delle feci ed è un vero antisettico;
i fiori di sambuco (freschi o essiccati), eliminano le tossine e liberano i reni, in quanto diuretici. Per comprendere quanto questi fiori siano preziosi, basti pensare che le api ne raccolgono il polline in primavera e ciò le rende immuni dalla maggior parte dei batteri;
le foglie di crescione: diuretiche, depurano il fegato e tonificano il sistema nervoso. Sono ricche di vitamina C e betacarotene.
La “terapia” consiste nel consumo di insalate arricchite con queste erbe: le loro caratteristiche, infatti, tonificano e riequilibrano tutto il corpo, proteggendo il sistema immunitario.
Queste verdure vanno consumate fresche o solo leggermente scottate in acqua, mai fritte o cotte troppo a lungo.
In questo periodo, particolarmente ricercate dalle nostre nonne, per le loro proprietà salutari, erano la menta, il papavero, il timo e il cumino.
Con le foglie di menta si preparano tisane rinfrescanti; i semi di papavero, utilizzate per guarnire il pane, migliorano l’umore e fanno riposare meglio; il timo, utilizzato per insaporire le insalate, protegge dai raffreddori primaverili; il cumino, regolarizza l’intestino ed evita il gonfiore addominale.
Un intestino pulito è la base per la salute di tutto il corpo: l’eccesso di carni, condimenti, fritti, formaggi, alcolici insieme allo stress indeboliscono la funzionalità delle pareti intestinali, aumentando le tossine. Le erbe, associate tra di loro, forniscono fibre e vitamine che ravvivano tutto l’organismo.
In particolare:
la catalogna, la più famosa delle cicorie, è ricchissima di calcio, sali minerali, vitamina A, fosforo e cellulosa;
l’acetosella: è ricca di vitamina C; utilizzata nelle insalate di primavera, purifica il sangue e protegge la pelle da ascessi, dermatiti ed è un vero decongestionante;
il timo, combatte la putrefazione delle feci ed è un vero antisettico;
i fiori di sambuco (freschi o essiccati), eliminano le tossine e liberano i reni, in quanto diuretici. Per comprendere quanto questi fiori siano preziosi, basti pensare che le api ne raccolgono il polline in primavera e ciò le rende immuni dalla maggior parte dei batteri;
le foglie di crescione: diuretiche, depurano il fegato e tonificano il sistema nervoso. Sono ricche di vitamina C e betacarotene.
La “terapia” consiste nel consumo di insalate arricchite con queste erbe: le loro caratteristiche, infatti, tonificano e riequilibrano tutto il corpo, proteggendo il sistema immunitario.
Queste verdure vanno consumate fresche o solo leggermente scottate in acqua, mai fritte o cotte troppo a lungo.
In questo periodo, particolarmente ricercate dalle nostre nonne, per le loro proprietà salutari, erano la menta, il papavero, il timo e il cumino.
Con le foglie di menta si preparano tisane rinfrescanti; i semi di papavero, utilizzate per guarnire il pane, migliorano l’umore e fanno riposare meglio; il timo, utilizzato per insaporire le insalate, protegge dai raffreddori primaverili; il cumino, regolarizza l’intestino ed evita il gonfiore addominale.
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